Tutte le piante provviste di fiori si riproducono attraverso il polline, una finissima polvere costituita da granuli microscopici che si forma nello stame, organo maschile del fiore. La fecondazione avviene con il contatto del polline con l’organo femminile del fiore, il pistillo. Questo straordinario processo è chiamato IMPOLLINAZIONE ed è indispensabile per la riproduzione delle piante, per il mantenimento della biodiversità e, più in generale, per il funzionamento dell’intero ecosistema.
Ma come avviene questo piccolo, grande miracolo della natura?
Può avvenire in due modi: attraverso il vento o grazie al lavoro degli insetti impollinatori. L’ape, insetto prezioso e speciale, è la principale responsabile della fecondazione delle piante nella misura del 75-80%.
Le api raccolgono il polline spostandosi di fiore in fiore in cerca di nettare. Quando l’ape si posa sulla corolla di un fiore viene immediatamente ricoperta dai granelli di polline. Volando l’ape si “ripulisce” e sposta il polline sulle zampe. Il polline raccolto e impastato con il nettare viene utilizzato per nutrire le larve in via di sviluppo. Questa sostanza, infatti, è ricca di proteine, amminoacidi, vitamine ed è un concentrato di energia per l’ape, ma anche per l’uomo.
Molti studi hanno evidenziato le numerose proprietà curative del polline e possiamo affermare senza dubbio che è un alimento prezioso ad ogni età. Esplica nei confronti dell’organismo un miglioramento generale delle facoltà intellettuali, una maggiore resistenza alla stanchezza, un aumento dell’appetito; è un tonificante e stimolante; ha una funzione rinvigorente e nutritiva. È, dunque, un ottimo integratore alimentare del tutto naturale!
Alcuni amminoacidi contenuti nel polline
- Arginina: indispensabile per la crescita;
- Istidina: ematogeno che favorisce la formazione di emoglobina nel sangue;
- Isoleucina: necessaria al buon funzionamento del pancreas e della milza;
- Lisina: favorisce il rinnovo dei globuli rossi e la fissazione del calcio;
- Metionina: indispensabile per la crescita e l’integrità dell’organismo;
- Fenilanina: associata alla vitamina C rende l’organismo più resistente alla fatica e alle aggressioni patogene;
- Treonina e Triptofano: favoriscono il buon funzionamento del pancreas e della milza;
- Valina: fortifica le cellule nervose dei visceri e dei muscoli.
In genere, si consiglia di consumare il polline prima della stagione primaverile o comunque ad ogni cambio di stagione. Come? Basta un cucchiaino a colazione. Siamo sinceri, il sapore non è gradevolissimo ma si può ovviare a questo in molti modi. Ad esempio può essere spalmato emulsionato a miele sul pane, sulle fette biscottate, integrato a yogurt o latte, mischiato in una ciotola con i cereali.

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