Origine e composizione

Partiamo dalla normativa vigente che ne da una definizione chiara e immediata:
“Il miele è una sostanza dolce naturale che le api (specie Apis Mellifera) producono dal nettare dei fiori o dalle secrezioni provenienti da parti vive di piante o da altri insetti succhiatori, che esse bottinano, trasformano, combinano con sostanze specifiche proprie e lasciano maturare nei favi dell’alveare”.
(direttiva CEE 22 luglio 1974)
Il miele è quindi una sostanza zuccherina elaborata dalle api (e non da altri insetti) che deriva dal nettare dei fiori o dalla melata (secrezione di altri insetti). Per essere definito tale, nessun altra sostanza deve essere aggiunta o sottratta dal prodotto naturale delle api.
Da cosa è composto
Essendo naturalmente dolce, il miele è composto per circa l’80% da zuccheri diversi (principalmente fruttosio e glucosio), per il 17% da acqua e per il restante 3% da sostanze azotate, sali minerali, acidi organici, polifenoli e altre sostanze.

Lo zucchero del miele deriva direttamente dalla composizione del nettare o della melata, quindi dalla sua origine botanica. È per questo motivo che il miele di acacia ha aspetto, colore, odore e sapore diverso dal miele di agrumi o girasole.
Perché è un alimento speciale
La sua specialità risiede nelle sue caratteristiche che dipendono esclusivamente dalla natura e dal lavoro delle api. Noi apicoltori ci limitiamo ad estrarlo e a renderlo disponibile, attraverso procedimenti che non ne modificano la naturale composizione.
Inoltre ricopre un importante posto nella nostra dieta come alimento energetico e proprio perché composto principalmente da zuccheri, in una dieta equilibrata deve essere utilizzata in quantità modeste e bilanciate rispetto all’attività fisica.
La sua ricchezza in fruttosio lo rende un perfetto sostituto dello zucchero bianco (saccarosio) per dolcificare alimenti o bevande. Se vuoi saperne di più leggi l’articolo “Il miele sostituisce lo zucchero”.